Quando una sorpresa ti lascia senza parole, solo con le lacrime agli occhi. Austin è un bambino come tanti: gioca a calcio, ama il wrestling e ha un debole per gli animali. È cresciuto insieme a Diddle, un gatto tutto nero. Ma il suo compagno più leale il 14 novembre è morto, e per non sentire troppo la sua mancanza, ha deciso di iniziare la promozione dei randagi della Humane Society di Genesee County, dove la mamma, Mari Brooks, lavora.

Austin fa il volontario per il centro già da due anni. E durante un evento di yoga con i gatti ne ha incontrato uno tutto nero, di poche settimane, che gli ricordò immediatamente l’amato gatto con cui era cresciuto. Il cucciolo era un randagio in cerca di casa, portato lì dalla associazione per trovare casa. E senza bisogno di tante presentazioni, Gizzard si è diretto verso Austin, si è arrampicato su di lui e ha deciso di fare un riposino sul suo petto per tutta la durata della lezione.

«È come se Gizzard sapesse che Austin aveva bisogno di un amico», ha detto mamma Mari. Inutile dire che Austin se ne innamorò subito e implorò la madre di tenerlo. Il cucciolo sembrava la versione in miniatura di Diddle e si accucciava su Austin nello stesso modo in anche lui era solito fare.

«Non volevo adottare più un gatto giovane, ma quando ho visto come hanno subito legato, ho cambiato idea». E ha architettato per il figlio una meravigliosa sorpresa. Il primo dicembre la Humane Society di Genesee County ha ospitato un evento natalizio solidale a cui è stato invitato anche Babbo Natale per una sessione fotografica per famiglie. Mari ha quindi portato Austin a fare le foto.

Babbo Natale si è fatto trovare con Gizzard in braccio. E dopo le foto di rito, ha sussurrato al piccolo che il gatto sarebbe tornato a casa con lui. Austin che era completamente incredulo: è subito scoppiato in lacrime, sopraffatto e felicissimo dalla notizia ricevuta. «Era così sorpreso… ma non pensavo che avrebbe pianto. Tutti erano in lacrime mentre guardavano la scena», ha raccontato Mari.

Sorpresa nella sorpresa, compilando i moduli dell’adozione Mari ha scoperto che il cucciolo nero è stato portato in rifugio lo stesso giorno in cui è morto Diddle. «E’ andato tutto come doveva andare. E sono diventati subito migliori amici: è un sogno che si avvera!».

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