Una gatta di nome Mochi ama gli schermi luminosi e le televisioni. Adora coricarsi sopra i computer, oppure guardarli da vicino. La gatta è stata adottata da Jessica Schleider e dal suo compagno quando ancora entrambi studiavano all’Università e da quel momento sono diventati inseparabili.

Mochi prima era una randagia, e «ha vissuto a lungo in un furgone della Ups insieme ai suoi due cuccioli», racconta Jessica. «E’ un animale che ha sempre amato il mio computer, ma è successa recentemente una cosa molto strana», ha detto la ragazza, che oggi è assistente di un professore alla facoltà di psicologia della Stony Brook University.

«Un giorno stavo raccogliendo online dei fondi per una ricerca, e nel breve periodo in cui ho fatto una pausa e ho portato fuori il mio cane Penny per una passeggiata la mia gatta mi ha aiutata nel mio lavoro».

Quando Jessica è rientrata ha visto che la micia aveva inoltrato la sua richiesta di raccolta fondi: «In quel momento sono andata nel panico. Non si poteva fare altro che aspettare – dice -. Questa settimana ho però scoperto che sono iniziate le donazioni e mi sono rasserenata». L’ossessione della sua gatta per i computer questa volta le è tornata decisamente utile.

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