Ciao, sono Genny. Oggi voglio raccontarvi un episodio che, se ci penso, mi strappa sempre un sorriso.
Era una mattina di primavera, e il sole filtrava attraverso le tende, creando macchie dorate sul pavimento. Mentre sbirciavo dal balcone il giardino, sentivo un leggero fruscio. Non era una foglia, ma il mio Pepe, il grigio certosino, che tornava da una delle sue imprese da cacciatore. Aveva tra le fauci una lucertola, che ondeggiava come un drappo al vento. “Pepe, sei un delinquente!”, ho esclamato, ridendo. Lui ha risposto con uno sguardo fiero, come se avesse appena conquistato un regno.
Frodo, il tricolore affettuoso, era accoccolato sul divano e mi guardava con i suoi grandi occhi azzurri, come a dire: “Perché non mi dai un po’ di attenzione?”. Il suo miagolio melodico riempiva l’aria: “Miao! Miao!”. Ho lasciato il balcone e mi sono avvicinato a lui, accarezzandolo. Si è strusciato contro di me, leccandomi la mano, il suo modo di dire “sei tu, il mio mondo!”.
Nel frattempo, Jack, il silver tabby, era disteso sul tappeto, con uno sguardo giudicante che sembrava dire: “Qualcuno dovrebbe insegnare a Pepe come si cattura una preda”. Era così serio che quasi mi faceva ridere. “Che ne pensi, Jack? Dovremmo darci una regolata con le cacce?”, ho chiesto, ma lui ha solo inclinato la testa e continuato a leccarsi una zampa, come se fosse il re del mondo.
Poi c’era Jodie, la nostra selvatichina rossa. Si era avvicinata furtivamente e, con un balzo, si era arrampicata sulla sedia. Ha iniziato a strusciarsi contro il mio braccio, ma solo per un attimo, prima di scappare via, come se la mia affettuosità l’avesse sorpresa. “Ehi, dove vai?”, ho chiamato, ridendo della sua fuga repentina.
E così, tra risate e miagolii, ho trascorso la mattinata (a proposito di gatti e delle loro abitudini, ho anche raccontato una buffa esperienza con la lettiera intelligente). Pepe ha finalmente liberato la lucertola (che ha avuto la fortuna di scappare), Frodo continuava a chiedere coccole, Jack manteneva il suo portamento regale, e Jodie tornava a farsi viva solo per brevi momenti.
In un attimo, mi sono resa conto che la mia vita era un circo di piccoli eventi quotidiani, e mi sono sentita incredibilmente fortunata. Con un sorriso sulle labbra, ho guardato i miei gatti e ho pensato: “Ecco, un’altra mattina straordinariamente normale.” Se ti è piaciuto questo racconto, scopri anche una sera qualunque in compagnia dei gatti.









