Erano gatti di ogni risma, che i marinai dell’epoca apprezzavano più o meno a seconda della loro maggiore o minore capacità di cacciare topi piuttosto che per la loro maggiore o minore bellezza. È però assai probabile che, fra quei “gatti”, tutti uguali e tutti diversi, ci fosse anche qualche antenato degli attuali gatti d’America. Non è da escludersi al momento (non si sa se linci e gatti siano interfecondi) un eventuale contributo genetico delle linci Lynx rufus e Linx canadensis, vista la somiglianza e la piccola taglia di queste linci.

La prima segnalazione ufficiale di un Maine Coon risale al 1861, con una menzione da parte della signora Pierce di un gatto bianco e nero chiamato “Captain Jenks of the Horse Marines”. In Italia il Maine Coon compare solo nel 1986 su un mensile del settore; da allora la diffusione della razza è in continua espansione e i Maine Coon sono ormai protagonisti di successo nelle esposizioni feline.

Maine Coon
Maine Coon

I Maine Coon sono gatti imponenti il cui peso varia nei maschi da sette a undici kg e nelle femmine da cinque a sette kg. I Maine Coon erano già apprezzati più di un secolo fa per la loro forza, bellezza e capacità di adattarsi ai rigidi inverni della Nuova Inghilterra. Tutto del Maine Coon indica il suo adattamento a un clima duro. Il corpo è grande, lungo, rettangolare e muscoloso con ossatura solida. Inoltre il petto largo e il collo forte e muscoloso, specialmente nei soggetti maschi, conferiscono al gatto un aspetto di robustezza e di potenza. Il mantello lucido, pesante e resistente all’acqua, non è uguale a quello di nessun’altra razza. Il pelo più lungo sulla gorgiera, lo stomaco e le gambe posteriori lo ripara dal bagnato e dalla neve mentre quello più corto sulla parte posteriore e sul collo lo difende dal groviglio del sottobosco.

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