Massiccio e robusto, si nota un marcato dimorfismo tra la femmina e il maschio: la prima, di indole più indomita e attiva, raggiunge pesi e dimensioni tipiche del gatto domestico (altrimenti noto come gatto europeo); il maschio può invece raggiungere pesi e dimensioni considerevoli, fino ai 7-8 kg e oltre, a causa della castrazione che avviene nelle nostre case poiché è difficile tenere un gatto con i testicoli, in quanto tende a scappare e marca il territorio con l’urina.
Il pelo è liscio, grigio riflessato di blu e può avere sfumature che variano dal color cenere fino al color ardesia. Tutte le tonalità sono ammesse nello standard di razza, ma la più apprezzata è il grigio-argentato chiaro. Ai raggi del sole il mantello, per un fenomeno di rifrazione, assume sfumature di colore azzurro-viola. Secondo lo standard non deve esistere differenza di tonalità tra mantello e sottopelo: il mantello deve apparire uniforme senza ombreggiature, mentre la presenza di riflessi bruno-rossi, le picchettature o la presenza di peli bianchi sono considerati dei difetti. Alla nascita il pelo del cucciolo di certosino è striato, ma nei primi mesi di vita le striature tabby sbiadiscono lasciando il caratteristico e uniforme colore blu sul mantello.
Il suo mantello folto, vellutato e lucido venne utilizzato in pellicceria; sembra addirittura che a Parigi, nel XVIII secolo, esistesse un allevamento per questi fini. Preferisco pensarli mollemente adagiati su un sofà in cerca di coccole. Miaomiao.