I denti del gatto sono una di quelle cose che tendiamo a dare per scontate… finché qualcosa non va storto.
E quando va storto, te ne accorgi eccome: il gatto che mangia di lato, che scappa davanti alla ciotola come se il cibo fosse radioattivo, che sbava, che emette quei “toc-toc-toc” strani con la bocca quando mastica.
Il problema è che i disturbi dentali nei gatti sono molto più diffusi di quanto si pensi — e, a differenza nostra, loro non possono dirci “mi fa male qui”.
In questo articolo ti racconto quali sono i segnali reali da osservare, cosa può provocare dolore in bocca e come aiutare il micio prima che la situazione diventi seria.
I 5 segnali più evidenti (e quelli più subdoli)
1. Cattivo odore dalla bocca
È il campanello più facile da riconoscere.
Un alito un po’ “pesante” può essere normale dopo certi cibi, ma un odore molto forte, persistente, quasi “dolciastro” o sgradevole, è quasi sempre sintomo di:
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gengivite
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tartaro avanzato
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stomatite
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infezione orale
Il gatto non ha un alito all’aglio per natura, quindi quando l’odore si fa importante… qualcosa bolle in pentola.
2. Cambiamenti nel modo di mangiare
Il gatto può:
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masticare da un solo lato
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sputare le crocchette
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lasciarne metà fuori dalla bocca
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avvicinarsi al cibo e poi scappare
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mangiare lentissimo (lui, che di solito finisce tutto in 40 secondi)
È uno dei segnali più affidabili di dolore dentale.
3. Salivazione eccessiva
La bava nel gatto è sempre un sintomo da non ignorare (tranne rarissime eccezioni emotive).
Se sbava mentre mangia o dopo, è molto probabile che abbia fastidio in bocca.
4. Zampe in faccia
Molti gatti, quando hanno dolore a denti o gengive, si toccano la bocca con la zampa, come se stessero cercando di “togliere” qualcosa.
Se lo fa dopo aver mangiato → doppio allarme.
5. Miagolii strani o irritabilità
Il dolore dentale può rendere un gatto più scontroso:
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soffia
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evita le carezze
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si nasconde
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non vuole che gli tocchi la testa o il muso
Non è cattiveria: è solo difesa.
Le cause più frequenti dei problemi dentali felini
Gengivite
L’infiammazione delle gengive è comunissima, soprattutto nei gatti che mangiano solo crocchette o non hanno mai fatto pulizie dentali.
Sintomi:
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gengive rosse
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sanguinamento
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dolore alla masticazione
Tartaro
Il tartaro non è solo un problema estetico: ospita batteri che provocano dolore e infezioni che possono passare anche agli organi interni.
Stomatite felina
Una condizione dolorosissima, spesso autoimmune.
Le gengive diventano rosse, infiammate, il gatto fa fatica a mangiare e ha un alito molto forte.
Denti rotti o scheggiati
Può succedere mordendo cose dure (giochi, ossi finti, crocche giganti).
A volte la frattura non si vede, ma si sente…
Riassorbimento dentale
Una malattia tipica dei gatti: il dente “si scioglie” dall’interno, provocando un dolore acute e intermittente.
Molto difficile da vedere a occhio nudo: serve la radiografia.
Quando chiamare il veterinario senza aspettare
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il gatto non mangia o mangia pochissimo
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sbava e tiene la bocca leggermente aperta
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l’alito è fortissimo
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perde peso
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ha sangiunamento dalle gengive
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morde “a vuoto” o fa rumori mentre mastica
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si gratta il muso spesso
Il dolore orale è una delle condizioni più fastidiose per un gatto: non passa da solo.
Cosa puoi fare tu, subito
1. Scegli il cibo più morbido
Anche solo passare da crocchette dure a umido o mousse può essere un sollievo immediato.
2. Mantieni la bocca pulita (quando possibile)
Se il gatto lo permette, una pasta dentale specifica o delle salviette sono meglio di niente.
Ma: mai usare dentifricio umano.
3. Riduci lo stress
Il dolore aumenta se il gatto è agitato. Creare un ambiente tranquillo lo aiuta a mangiare meglio e a calmarsi.
Trattamenti veterinari
Il veterinario può consigliare:
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detartrasi
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estrazioni (nei casi di riassorbimento o stomatite grave)
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antinfiammatori
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antibiotici (solo quando servono davvero)
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radiografie dentali
Una visita ogni 12 mesi per controllare denti e gengive può evitare problemi seri.
Conclusione
I problemi dentali nel gatto non sono mai “piccoli fastidi”.
Il gatto può convivere con il dolore in silenzio per settimane, finché improvvisamente smette di mangiare o diventa aggressivo.
Osservare i segnali è fondamentale per intervenire presto e ridurre sofferenza inutile.
E ricordati: un gatto che mangia bene, mastica sereno e non scappa dalla ciotola è un gatto che sta bene (e che ti ringrazia, a modo suo, per averlo ascoltato).









