Se hai sentito il tuo gatto digrignare i denti, quel rumore secco, strano, quasi da “crac-crac” leggero, so già cosa hai pensato:
“Non è un suono che dovrei sentire da un felino”.
Ed è vero. Non è un comportamento comune e non va mai sottovalutato.
Il digrignare dei denti nel gatto non è come negli umani (che lo fanno spesso per stress o bruxismo notturno). Nei gatti è un campanello molto specifico che può indicare dolore, fastidio, disturbi neurologici o addirittura problemi visivi.
Vediamo tutte le cause vere, i segnali a cui prestare attenzione e quando scatta la bandierina “ok, qui serve un veterinario”.
1. Dolore dentale (la causa più frequente e la più sottovalutata)
Un gatto con dolore ai denti difficilmente miagola o ti mostra il problema:
fa esattamente il contrario. Si chiude, stringe, compensa.
Il digrignare è un piccolo meccanismo che usa per alleviare il fastidio.
Cause dentali tipiche:
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gengivite
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parodontite
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tartaro profondo
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riassorbimento dentale (molto comune nei gatti adulti)
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stomatite felina
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fratture dentali invisibili
Segnali associati da osservare:
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alito cattivo (anche forte)
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mangia da un lato soltanto
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lascia cadere il cibo
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salivazione più abbondante
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si pulisce il muso dopo i pasti
La salute dentale felina è una montagna di problemi nascosti: il 70% dei gatti adulti ha patologie senza sintomi evidenti.
2. Nausea o disturbi gastrointestinali
Molti gatti digrignano i denti quando hanno nausea.
È una risposta automatica, simile ai movimenti di bocca che fanno quando “sentono” un odore molto forte o disgustoso.
Segnali che accompagnano la nausea:
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leccarsi le labbra ripetutamente
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ingoiare a vuoto
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rifiutare il cibo
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salivazione
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ricerca di erba gatta
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conati
La nausea nei gatti può venire per mille motivi: gastrite, digiuno troppo prolungato, boli di pelo, intolleranze, e sì, anche stress.
3. Dolore interno (addome, reni, stomaco)
In alcuni gatti il digrignare è una reazione al dolore viscerale.
Non riguarda la bocca: riguarda l’interno.
Succede in caso di:
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coliche
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costipazione
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crampi intestinali
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infezioni urinarie
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problemi renali
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pancreatite
È uno dei segnali più sottili e più facili da ignorare.
Se il gatto digrigna e nello stesso tempo appare:
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curvo,
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poco attivo,
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protettivo verso la pancia,
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restio al contatto,
allora la causa potrebbe essere profonda, non dentale.
4. Stress o ansia (raro, ma possibile)
Qui siamo nell’ambito del comportamento.
Alcuni gatti digrignano i denti quando:
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sono molto agitati,
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percepiscono minacce,
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sono stati disturbati durante il sonno profondo,
-
vivono un cambiamento ambientale.
In questo caso il digrignare è simile a una tensione muscolare involontaria.
Non è per forza grave, ma se diventa frequente → va capito.
5. Problemi neurologici (meno comuni, ma importanti)
I disturbi neurologici possono provocare contrazioni involontarie della mandibola.
Cause possibili:
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convulsioni parziali
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lesioni neurologiche
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traumi cranici
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encefaliti
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tumori
In questi casi il digrignare non è isolato: compaiono altri segnali come:
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tremori,
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perdita di equilibrio,
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pupille anomale,
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scatti improvvisi,
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difficoltà a coordinarsi.
È la situazione più rara ma anche quella da riconoscere subito.
6. Problemi visivi (sì, sembra strano ma è vero)
Alcuni gatti digrignano i denti quando vedono bagliori, luci riflessive o oggetti sfocati.
È una reazione neurologico-visiva.
Succede quando:
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c’è cataratta,
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c’è uveite,
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c’è dolore oculare,
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gli occhi sono appannati.
I gatti non comunicano “non vedo bene”: mettono in atto piccoli comportamenti strani. Questo è uno di quelli.
7. Residui di cibo o sensazioni “strane” in bocca
Molto più banale, ma comunque possibile.
Il gatto può digrignare per:
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residui di carne tra i denti,
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pezzi di crocchette incastrati,
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piccoli filamenti,
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irritazione temporanea alla gengiva.
Questa è la versione “tranquilla”.
Se il digrignare sparisce in poche ore, probabilmente era questo.
Quando il digrignare deve preoccuparti: i segnali chiave
Preoccupati se il gatto digrigna i denti e contemporaneamente mostra:
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testa leggermente inclinata
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sbatte le palpebre più del solito
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tiene la bocca semiaperta
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rifiuta il cibo
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odore forte dalla bocca
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barcolla o sembra confuso
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si isola
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si tocca la bocca con la zampa
-
sanguinamento dalle gengive
Questi sono segnali da visita veterinaria obbligatoria.
Cosa fare nell’immediato
✔️ 1. Osservare mentre mangia
Capisci subito se c’è dolore.
✔️ 2. Controllare l’alito
Un odore forte è quasi sempre un segnale dentale.
✔️ 3. Guardare se ci sono arrossamenti
Gengive rosse = infiammazione.
✔️ 4. Controllare se digrigna solo davanti a certi odori
Potrebbe essere nausea.
✔️ 5. Monitorare la frequenza
Una volta ogni tanto può essere nulla.
Ripetuto più volte al giorno → da controllare.
Cosa NON fare mai
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NON aprirgli la bocca a forza
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NON infilare le dita
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NON somministrare gel dentali umani
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NON dare antibiotici “avanzati”
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NON ignorare il problema per giorni
La bocca del gatto è delicatissima.
Conclusioni
Il gatto che digrigna i denti non lo fa mai “per caso”.
È un comportamento raro e per questo molto significativo.
Le cause più comuni sono:
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dolore dentale,
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nausea,
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fastidi alla bocca,
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disturbi gastrointestinali,
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problemi neurologici,
-
disturbi visivi.
Come sempre, il segreto è osservare il quadro generale.
Il comportamento del gatto parla chiarissimo a chi sa guardare:
dove c’è un rumore insolito, quasi sempre c’è un messaggio.
E la regola d’oro rimane:
se il tuo gatto fa qualcosa di “non felino”, va capito. Non ignorato.









