Donna Parker e suo marito erano a casa della nonna quando hanno sentito miagolare dei gattini: era una cucciolata di cinque piccoli felini appena nati nel garage. «All’epoca erano molto piccoli e la madre si stava prendendo cura di loro» racconta la donna.

Quando sono tornati due settimane dopo, hanno notato che i gattini erano molto malati e avevano bisogno di cure immediate. «Non siamo riusciti a catturare la madre, ma abbiamo dovuto prendere i gattini per salvarli. Brad era il più piccolo e il più malato di tutta la cucciolata ed era molto vicino alla morte».

Lei, una volontaria del Richardsons Rescue (in Virginia), ha iniziato a nutrire al biberon i gattini 24 ore su 24, mantenendoli caldi e idratati, ma il piccolo Brad non reagiva. «Gli ho dato da mangiare ogni ora o giù di lì, per quanto potessi farlo mangiare con una siringa, finché non è riuscito a tenere la testa alta».

Tutti gli altri gattini hanno iniziato a crescere sani e forti, ma Brad si rifiutava costantemente di mangiare ed era un terzo delle dimensioni dei suoi fratelli. «Ho pensato molte volte che lo avremmo perso quando era ancora molto piccolo e con così tanti problemi, ma lui è un gattino miracoloso».

Donna ha continuato a prendersi cura di lui finché non è riuscito a reggersi sulle sue zampette da solo, ma mangiare continuava a essere una cosa difficile per il piccoletto e volevano capirne il motivo. «Siamo stati abbastanza fortunati da avere un’affidataria che lavora per uno specialista GI e lei ha preso a cuore Brad. Con il suo aiuto e quello di molti veterinari, ci siamo resi conto che il piccolo aveva una condizione comunemente nota come megaesofago», ha spiegato Meow Katherine Drummond, direttrice del Richardsons Rescue.

Il megaesofago è un disturbo funzionale dell’esofago, relativamente comune nel cane, meno nel gatto, caratterizzato da una alterazione del transito alimentare che provoca tra l’altro difficoltà se non l’impossibilità a deglutire. Gli animali che soffrono di questa condizione devono nutrirsi in posizione eretta con un angolo di 45 gradi.

«Ci è stato detto che era così piccolo che sarebbe stata una dura battaglia tenerlo in vita fino a quando non sarebbe stato abbastanza grande da compensare tale situazione, ma sapevamo che dovevamo almeno provare», ha detto Katherine.

Così hanno contattato un artista di stampanti 3D locale, Preston Tobery, che ha progettato una stazione di alimentazione speciale che lo avrebbe aiutato a mangiare.

«Il principio è quello di sfruttare la gravità per compensare i problemi dell’esofago e in questo modo ha iniziato la sua dieta speciale – spiega Katherine -. Brad è un piccolo campione e ha iniziato subito a riprendersi con le cure speciali».

Con l’aiuto del dispositivo, una dieta speciale e tante cure amorevoli, il piccoletto ha iniziato a rimettersi in forze. «È un gattino affettuosissimo che ama sedersi sulle spalle dei suoi umani, è capace di trascorrere ore appollaiato così ed è il gattino più dolce e tenero che abbiamo mai salvato – racconta Katherine -. Viene quando lo chiami. È il migliore. A 17 settimane pesa appena 900 grammi ma sta andando alla grande. Sembra che stia crescendo nonostante le sue condizioni».

Grazie all’aiuto di questi meravigliosi volontari, il piccolo Brad è ora pronto per l’adozione. Una bella storia a lieto fine per il piccolo guerriero.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here