Negli ultimi anni sempre più proprietari stanno valutando la possibilità di preparare in casa i pasti per il proprio gatto. L’idea può sembrare naturale e affettuosa: ingredienti freschi, ricette personalizzate, massima attenzione alla qualità.
Ma una dieta casalinga non è mai un semplice “pollo bollito e via”. È complessa, richiede competenze precise e può diventare rischiosa se improvvisata.
Ecco una panoramica equilibrata di vantaggi e svantaggi, così da capire quando può funzionare e quando è meglio evitarla.
✅ I vantaggi di una dieta casalinga
Ingredienti freschi e controllati
Si può scegliere tutto: tipo di carne, provenienza, eventuale biologico, metodi di cottura.
Chi ha gatti con allergie o intolleranze può modulare il menu eliminando le proteine problematiche.
Personalizzazione totale
La dieta può essere adattata in base a:
-
età,
-
livello di attività,
-
condizioni mediche,
-
preferenze del gatto.
Quando formulata da un veterinario nutrizionista, può diventare una soluzione ideale per animali con patologie digestive o renali.
Nessun additivo superfluo
Molti proprietari apprezzano l’assenza di coloranti, appetizzanti e conservanti presenti in alcuni mangimi commerciali di bassa qualità.
❌ Gli svantaggi (spesso sottovalutati)
Il rischio più grande: squilibri nutrizionali
Il gatto non è un piccolo umano né un piccolo cane. Ha esigenze rigidissime:
-
altissimo fabbisogno proteico,
-
obbligo di taurina,
-
bilancio corretto calcio/fosforo,
-
vitamine essenziali che non può sintetizzare.
Una ricetta improvvisata (pollo + riso, carne trita, tonno, ecc.) porta facilmente a:
-
carenze di taurina → rischi cardiovascolari e visivi;
-
carenze di vitamina D, E, B;
-
eccesso di fosforo → stress renale;
-
squilibri di calcio → problemi ossei.
Costi più alti
Usare ingredienti di qualità ha il suo prezzo. A volte una dieta casalinga ben formulata può costare più di un mangime premium.
Tempo e organizzazione
Serve cucinare, pesare gli ingredienti con precisione, conservare correttamente i pasti, integrare vitamine e minerali secondo prescrizione.
Nessun vantaggio se non bilanciata
Una dieta “fai da te” non è più salutare per definizione. Senza supervisione specialistica rischia di essere molto peggiore di un buon alimento commerciale.
✅ Quando la dieta casalinga può essere una buona idea
-
gatti con allergie complesse;
-
patologie che richiedono una gestione dietetica fine;
-
proprietari disposti a seguire scrupolosamente le istruzioni di un nutrizionista veterinario.
In questi casi può dare ottimi risultati, ma solo se monitorata e aggiustata nel tempo.
❌ Quando evitarla
-
se non si ha tempo per preparare e pesare tutto correttamente;
-
se il gatto è molto selettivo e rifiuta nuove consistenze;
-
se non si è seguiti da un professionista;
-
se si tende a “variare un po’ gli ingredienti” senza valutare gli equilibri nutrizionali.
✅ Una via di mezzo intelligente
Molti proprietari scelgono un compromesso: alimentazione commerciale di buona qualità + qualche snack o integrazione casalinga ben controllata.
Funziona, è sicura e non rischia di sbilanciare la dieta.
Conclusione
Le diete casalinghe non sono un male, ma richiedono una precisione scientifica che raramente coincide con l’improvvisazione.
Se strutturate da un nutrizionista veterinario possono diventare uno strumento straordinario.
Se improvvisate, sono pericolose.
Meglio informarsi bene prima di cambiare alimentazione al proprio gatto.








