C’è un rumore che ogni proprietario di gatti conosce fin troppo bene: quello inconfondibile del gatto che corre verso la lettiera con la stessa urgenza con cui tu correresti verso il bagno dopo un kebab sospetto. E quando vai a controllare… la sorpresa. La diarrea.
La diarrea nel gatto è uno di quei problemi che fanno allarmare chiunque, anche perché i gatti sanno essere bravissimi nel sembrare “normali” mentre il loro intestino sta inscenando un dramma in tre atti. In più, vedere il tuo micio fragile, magari sporco, disorientato o infastidito, fa scattare immediatamente l’istinto protettivo.
Ma la verità è che la diarrea è molto comune. E altrettanto spesso passeggera.
Il trucco è capire quando è una sciocchezza, quando serve intervenire, e quando invece bisogna prenotare una visita senza aspettare.
Vediamo tutto, con calma, ordine e un po’ di ironia felina (che aiuta sempre).
Cause più comuni della diarrea nel gatto
Non esiste “la causa” della diarrea. Esiste una lista infinita di possibilità, alcune banali, altre no. Qui ti racconto le più frequenti, quelle che realmente vediamo nella vita quotidiana.
1. Cambi di alimentazione troppo bruschi
Il gatto è un essere preciso. Le novità alimentari non gli piacciono, e se decidi di cambiare cibo da un giorno all’altro, lui te lo farà sapere… dai risultati in lettiera.
Questa è la causa n°1, spesso ignorata.
Il cambio va fatto in 5–7 giorni, non in 5 minuti.
2. Cibo avariato o “assaggi furtivi”
I gatti sono curiosi. E soprattutto sono creature che non riconoscono i limiti. Se lasci del pollo fuori dal frigo, se dimentichi un pezzo di formaggio sul tavolo, o se loro decidono che la spazzatura è un buffet, il risultato può essere prevedibile.
Il cibo avariato → irritazione intestinale → diarrea immediata.
3. Intolleranze alimentari
Non sempre si manifestano subito, ma quando compaiono puoi vedere:
-
diarrea intermittente
-
feci molli croniche
-
flatulenze (sì, anche i gatti)
-
prurito
-
perdita di pelo
Molto più comune di quanto si pensi.
4. Stress e cambiamenti
Un trasloco. Una lite tra gatti. Ospiti rumorosi. Un cane nuovo. Un trasportino.
Il gatto è un sensoriale, e la sua psiche incide sull’intestino come un regista severissimo.
Lo stress crea problemi gastrici reali, spesso immediati.
5. Parassiti intestinali
Anche nei gatti indoor.
Uova microscopiche possono arrivare tramite scarpe, altri animali, o cibo contaminato.
I sintomi:
-
diarrea
-
dimagrimento
-
fame eccessiva o ridotta
-
pelo opaco
Una sverminazione periodica risolve molto.
6. Infezioni batteriche o virali
Un classico, soprattutto nei cuccioli:
-
calicivirus
-
panleucopenia
-
salmonella
-
campylobacter
Qui la diarrea non è mai “leggera”: è più intensa, più frequente, spesso con altri sintomi collegati.
7. Patologie intestinali croniche
Coliti, IBD, pancreatite: meno comuni ma da tenere in considerazione quando la diarrea va avanti da troppo tempo.
Cosa fare SUBITO quando il gatto ha la diarrea
La regola è semplice: non farti prendere dal panico, ma non ignorarla.
Ecco cosa puoi fare subito, da casa, senza rischi.
1. Controlla che stia bevendo
La diarrea disidrata il gatto rapidamente.
Se non beve abbastanza:
-
metti ciotole extra
-
prova con acqua leggermente tiepida
-
prova una fontanella
-
usa brodo leggerissimo senza sale (miracoloso)
L’idratazione è la PRIORITÀ.
2. Digiuno breve (solo negli adulti sani)
6–8 ore di pausa digestiva aiutano l’intestino a calmarsi.
NON farlo se:
-
è un cucciolo
-
è molto anziano
-
è debilitato
-
vomita insieme alla diarrea
In questi casi servono altre strategie.
3. Dieta leggera per 24–48 ore
Puoi usare:
-
pollo bollito sfilacciato
-
tacchino
-
riso ben cotto (se lo mangia)
-
cibo veterinario gastrointestinale
La dieta leggera dà una tregua all’intestino.
4. Probiotici veterinari (non umani)
Funzionano davvero.
Ripristinano la flora intestinale e accorciano i tempi di recupero.
Ottimi sia per diarree acute che ricorrenti.
5. Pulisci la zona perianale se serve
Se il gatto si sporca, pulisci delicatamente con acqua tiepida e garze morbide.
I gatti odiano rimanere sporchi e il disagio aumenta lo stress → peggiora la diarrea.
Cosa NON fare mai (ma che la gente tenta comunque)
Vediamo un po’ di errori comuni:
❌ Non dare farmaci umani
Nemmeno quelli “per la diarrea”. Possono essere pericolosissimi.
❌ Non cambiare cibo a caso
Peggiora SOLO.
❌ Non dare latte
Molti gatti sono intolleranti al lattosio → peggioramento.
❌ Non chiudere il gatto in bagno “per sicurezza”
Si stressa e peggiora.
❌ Non ignorare: “tanto passerà”
A volte sì, a volte no. Meglio valutare.
Quando è necessario il veterinario?
Qui non ci devono essere dubbi: ci sono situazioni in cui NON devi aspettare.
1. Cuccioli con diarrea
Sempre da veterinario.
La disidratazione qui corre molto più veloce.
2. Diarrea + vomito
È un segnale di possibile gastroenterite, intossicazione, occlusione o infezione più seria.
3. Presenza di sangue
Non va mai sottovalutato.
4. Diarrea che dura più di 48 ore
Se non migliora, serve una diagnosi.
5. Letargia o abbattimento
Se il gatto è “spento”, dorme troppo, non risponde come sempre → non aspettare.
6. Perdita di peso visibile
Se continua a dimagrire, serve un controllo medico.
7. Gatto anziano
Vanno controllati prima: l’intestino è più sensibile.
Come prevenire il problema (e far vivere meglio anche te)
1. Mantieni una dieta stabile
Il gatto non è un umano: non ha bisogno di variazioni continue.
2. Non dare avanzi di tavola
Molti alimenti umani sono troppo ricchi per il loro intestino.
3. Controlla regolarmente la qualità del cibo
Conserva tutto bene e chiudi le buste.
4. Usa ciotole in acciaio o ceramica
Quelle in plastica trattengono batteri.
5. Svermina regolarmente
Indispensabile, soprattutto se il gatto esce.
6. Riduci lo stress
Se hai un gatto ansioso, routine e tranquillità sono salvavita.
Conclusione
La diarrea nel gatto può sembrare un campanello d’allarme enorme — e a volte lo è — ma nella maggior parte dei casi è un disturbo temporaneo che si risolve con pochi accorgimenti.
Il segreto è sempre lo stesso:
-
osservare
-
capire il contesto
-
agire con calma
Un gatto sano si riprende in fretta.
Un gatto che non sta bene te lo mostra con piccoli segnali che impari a leggere col tempo.
E quando non sei sicuro, c’è sempre il veterinario. Nessuna vergogna: meglio una visita “in più” che un rischio in meno.









