Accoppiamento gatti: il maschio comincia a sviluppare le funzioni riproduttive verso i tre mesi con l’aumento della produzione di testosterone e verso i sei mesi appaiono delle spine sul suo pene. A quest’età può cominciare a riprodursi sovente e marca il territorio spruzzando dei piccoli getti di urina dall’odore molto marcato.

La riproduzione del gatto

La femmina diventa pubere al suo primo estro, periodo chiamato comunemente “calore” o “fregola”, che sopraggiunge in media tra i sette e dieci mesi. A partire dal primo estro, che dura da uno a cinque giorni, la gatta è in grado di riprodursi. In seguito avrà numerosi periodi di fertilità, generalmente da primavera ad autunno. È possibile che una gatta sia nuovamente fecondata due settimane dopo il parto.

Capire la gatta incinta
Capire la gatta incinta

In media da due a otto gattini: il numero medio di una cucciolata è di quattro gattini, due in casi rari e otto gattini in casi molto rari.

È importante capire quando la gatta è incinta, al fine di sapere come comportarsi di conseguenza. Il ventre della gatta comincia a gonfiarsi verso le quattro settimane di gestazione. Dopo circa trentacinque giorni le mammelle della femmina ingrossano e si arrossano. Dopo sette settimane comincerà a cercare un posto calmo, adatto a partorire.

Mamma gatta
Mamma gatta

Gestazione gatti

Circa venti minuti dopo le prime contrazioni, la gatta partorisce il suo primo gattino, poi, in generale, gli altri gattini arrivano ogni quindici minuti. I gattini vengono al mondo in una sacca. Sarà la gatta stessa ad aprirla, a recidere il cordone ombelicale e a lavare i suoi cuccioli, con dei colpi di lingua, per stimolare la prima inspirazione. Poi mangerà la placenta, che è molto nutriente. Non sono tuttavia inconsueti parti multipli che durano anche parecchie ore.

Gattini appena nati
Gattini appena nati

I gattini nei primi dieci giorni di vita mangiano ogni tre ore di giorno e ogni due ore di notte.

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