Chi vive con un gatto lo sa: puoi comprare tiragraffi enormi, giochini intelligenti, tunnel, peluche…
Niente.
L’unica cosa che il gatto vuole davvero è la tua pianta preferita. Sempre quella, mai un’altra. La annusa, la guarda, la morde come se fosse una delicata insalata biologica di sua proprietà.
Ma perché lo fanno? È fame? Noia? Vendetta?
Vediamo cosa c’è davvero dietro questo comportamento che ogni gattara conosce bene e finge di accettare con rassegnazione.
Istinto “da erbivoro per finta”
Il gatto è un carnivoro stretto, eppure un po’ di verde lo attira.
Non per nutrirsi, ma per aiutare la digestione e “ripulire” lo stomaco (scopri anche cosa può causare starnuti frequenti nei gatti). È un comportamento visto anche nei felini selvatici.
Mangiare foglie:
-
può stimolare il vomito quando ha qualcosa sullo stomaco
-
può favorire il transito quando è stitico
-
può semplicemente dargli una sensazione di sollievo
Non è un comportamento “strano”: è un istinto.
Strano è che scelga sempre la tua pianta più costosa. Quello sì.
Curiosità pura (e zero autocontrollo)
Alcuni gatti non mangiano la pianta per necessità, ma per:
-
esplorare la consistenza
-
giocare con le foglie
-
sentire il rumore
-
imitare un comportamento che ha “funzionato” una volta (tipo: “mordo → umano reagisce → interessante”)
Gli basta una volta per capire che lì succede qualcosa.
E tornano.
Noia domestica e ricerca di stimoli
Se un gatto passa molte ore solo, la pianta diventa:
-
un gioco
-
una sfida
-
un passatempo
-
un bersaglio per scaricare energia
Non ci vuole molto perché una foglia oscillante diventi irresistibile.
Il problema vero: alcune piante sono tossiche
Molte gattare lo scoprono tardi, sempre troppo tardi, quando manca una foglia o due.
Tra quelle molto tossiche:
-
gigli (pericolosissimi)
-
dieffenbachia
-
pothos
-
stella di Natale
-
aloe vera
-
filodendro
-
spatifillo
Tra quelle sicure:
-
erba gatta (ovvio)
-
erba medica
-
graminacee varie
-
menta gatta (catnip)
-
areca palm (in piccole quantità)
Una buona regola: se è bella, decorativa e costosa… probabilmente è tossica.
La natura è stronza così.
Fame? Raramente.
Un gatto che mangia piante non lo fa perché ha fame.
Se lo facesse per fame, credimi, te lo farebbe notare in modi molto più teatrali.
Come impedirglielo senza impazzire
A) Offri una “pianta alternativa”
Metti un vaso di:
-
erba gatta
-
avena
-
grano tenero
-
miscela “cat grass”
Così sposti l’attenzione su qualcosa di sicuro.
B) Cambia posizione
Fuori portata:
-
mensole alte
-
pensili
-
supporti sospesi
Ma attento: se sembra una sfida… il gatto la vincerà.
C) Sprays repellenti (a volte funzionano)
Agrumi, aceto, e spray naturali specifici possono funzionare…
su gatti molto educati.
Su quelli normali: zero.
D) Arrenditi su alcune piante
Ci sono battaglie che sappiamo già di perdere.
Ho rinunciato ai pothos: erano condannati, fine della storia.
Quando preoccuparsi
Chiama il veterinario se:
-
vomita in modo continuo
-
ha diarrea
-
respira in modo strano
-
ha le pupille dilatate
-
sembra confuso o rallentato
Una pianta tossica può fare danni rapidi.
Meglio non rischiare.
Conclusione
Un gatto che mangia piante non è un ribelle né un vegetariano segreto: segue un miscuglio di istinto, gioco, curiosità e… sì, anche un po’ di dispettosità felina.
La soluzione è trovare un equilibrio: qualche pianta sicura per lui, qualche pianta al sicuro per te, e accettare che nella casa di una gattara il verde si divide sempre in due categorie:
-
“Questa è per il gatto.”
-
“Questa è temporanea.”










