Il gatto con il naso che cola è una scena che abbiamo visto tutti almeno una volta: quel filo di muco, un piccolo starnuto improvviso, magari un “sniff sniff” ripetitivo che sembra quasi tenero… finché non ti rendi conto che non è normale.
Capire se si tratta di un semplice raffreddore oppure di una rinite vera e propria fa tutta la differenza, perché la gestione cambia completamente.
E sì, i gatti possono prendere il raffreddore. Ma possono anche avere allergie, infezioni, polipi, o irritazioni che si trascinano per settimane senza che nessuno se ne accorga.
Vediamo tutte le differenze reali, i segnali sottili che solo una gattara nota, e quando devi portarlo subito dal veterinario.
Che cosa significa “naso che cola” nel gatto
Prima di tutto, non tutto il muco è uguale.
✔️ Muco trasparente
Di solito indica:
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raffreddore leggero
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allergia
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irritazione
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polvere o sbalzi di temperatura
✔️ Muco biancastro o denso
Segno di infiammazione più marcata.
✔️ Muco giallo/verde
Quasi sempre infezione batterica: da non ignorare.
Raffreddore del gatto: come riconoscerlo
Il raffreddore felino è causato soprattutto da virus come:
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herpesvirus felino (FHV-1)
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calicivirus
Sono virus comunissimi: basta un colpo d’aria, un calo di difese, un periodo stressante e si riattivano.
Sintomi tipici del raffreddore:
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naso che cola trasparente
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starnuti frequenti
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occhi leggermente rossi o lacrimosi
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lieve letargia
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riduzione dell’olfatto
Il gatto raffreddato si comporta come noi quando siamo “incriccati”:
non è devastato, ma non è nemmeno brillante.
Durata:
5–10 giorni, se lieve.
Rinite felina: quando il problema è più profondo
La rinite non è un semplice raffreddore: è un’infiammazione della mucosa nasale che può diventare cronica.
Ci sono due tipi:
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rinite acuta (compare all’improvviso)
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rinite cronica (torna e ritorna, per mesi)
Segnali che NON appartengono al raffreddore ma alla rinite:
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muco denso e colorato
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respirazione rumorosa
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il gatto respira “di bocca”
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odore forte dal naso
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starnuti esplosivi e dolorosi
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croste sul naso
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perdita totale dell’olfatto (e quindi dell’appetito)
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peggioramento quando mangia (il vapore peggiora l’irritazione)
Un gatto con rinite cronica ha un naso che “non funziona più bene”:
anche quando sembra guarito… ricomincia.
Cause della rinite: non solo malattie
✔️ Infezioni virali croniche
L’herpesvirus felino può causare riniti per tutta la vita.
✔️ Batteri che si inseriscono “a festa”
Soprattutto dopo un raffreddore virale.
✔️ Allergie
Polvere, detersivi, profumi, pollini.
✔️ Problemi dentali
Le radici dei denti superiori sono vicinissime ai seni nasali.
Un problema dentale → un problema al naso.
✔️ Polipi nasali
Tipici nei giovani.
✔️ Corpi estranei (erba, polvere, minuscoli frammenti)
Rari ma possibili.
Come capire il livello di gravità (test rapido da gattara)
🔸 Livello 1 – Raffreddore leggero
✔ muco trasparente
✔ starnuti moderati
✔ gatto attivo
✔ mangia senza problemi
🔸 Livello 2 – Infiammazione / rinite
✔ muco denso
✔ respirazione rumorosa
✔ occhio un po’ appannato
✔ starnuti forti
🔸 Livello 3 – Grave
✔ muco giallo/verde
✔ respiro di bocca
✔ non mangia
✔ apatia
✔ dolore evidente
In caso di livello 3 → visita immediata.
Cosa fare subito (senza fare danni)
✔ Umidificatore o bagno di vapore
Aria umida = meno irritazione.
✔ Pulizia delicata del naso
Garza + fisiologica (mai bastoncini).
✔ Cibo tiepido e molto odoroso
Se non sente gli odori non mangia.
✔ Acqua sempre fresca
La congestione li disidrata.
✔ Tieni la casa senza profumi forti
Il gatto con rinite peggiora con deodoranti, candele, spray.
Cosa NON fare mai
❌ Antibiotici a caso
❌ Colliri dentro il naso
❌ Spruzzi nasali umani
❌ Forzare a mangiare
❌ Soffiare sul naso per “pulirlo”
❌ Aspirare il muco (non è un neonato)
Quando andare dal veterinario
✔ muco giallo/verde
✔ respirazione difficoltosa
✔ inappetenza
✔ febbre
✔ occhio molto irritato
✔ starnuti violenti e continui
✔ peggioramento in 48 ore
Raffreddore e rinite NON sono la stessa cosa: la rinite può diventare cronica se ignorata.
Conclusioni
Il naso che cola nel gatto è un segnale semplice, ma molto preciso: dice se il problema è leggero, se c’è un’infiammazione o se dietro c’è un’infezione più seria.
Il trucco è osservare:
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colore,
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frequenza,
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respirazione,
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appetito,
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comportamento.
E soprattutto ricordare questo:
il gatto non “fa la vittima” quando sta male. Se mostra un sintomo, vuol dire che lo sente davvero.









