Quando un gatto barcolla, la scena è inquietante per qualunque gattaro.
Il gatto, per definizione, è l’animale più equilibrato del mondo: elegante, preciso, capace di camminare sul bordo di una porta come fosse un funambolo.
Vederlo perdere stabilità, allargare le zampe per non cadere o muoversi con andatura incerta… è un segnale che non va ignorato.
E sì, spesso la causa è neurologica.
Non sempre grave, ma comunque da prendere sul serio.
Lo scopo di questo articolo è farti capire quando preoccuparsi, quali sono le cause più comuni e quali segnali osservare con l’occhio da gattara esperta.
Perché un gatto barcolla? Una questione di “centralina” felina
Il corpo del gatto è controllato da un sistema perfettamente coordinato:
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cervello
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orecchio interno
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nervi periferici
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muscoli e articolazioni
Quando uno di questi pezzi va fuori fase, il risultato è sempre lo stesso:
perdita di equilibrio.
È come se il gatto avesse un piccolo “tilt” nella centralina.
Vediamo le cause più frequenti.
1. Sindrome vestibolare (la più comune e la meno intuitiva)
Se il gatto barcolla, gira in tondo, inclina la testa o sembra “ubriaco”, la sindrome vestibolare è la prima sospetta.
Il sistema vestibolare è nell’orecchio interno e controlla l’equilibrio.
Segnali tipici:
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head tilt (testa storta)
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occhi che si muovono rapidamente (nistagmo)
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andatura instabile
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difficoltà a saltare
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nausea, vomito in alcuni casi
Cause possibili:
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infezioni dell’orecchio
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infiammazione
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disturbi idiopatici (compaiono e scompaiono da soli)
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traumi
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tumori (raro)
La cosa importante è che la sindrome vestibolare non sempre è grave: spesso migliora da sola in 48–72 ore.
2. Otiti profonde (molto sottovalutate)
Un’otite superficiale non fa barcollare.
Ma quando si estende in profondità, verso l’orecchio interno, il gatto perde equilibrio.
Altri segnali che accompagnano il barcollamento:
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odore forte dall’orecchio
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scuote la testa
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si gratta un solo lato
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cammina inclinato verso la parte colpita
Molti gattari lo scoprono tardi perché “l’orecchio sembra pulito”.
Il problema NON è visibile fuori.
3. Avvelenamenti o intossicazioni (non per forza gravi, ma urgenti)
Alcune sostanze creano atassia, cioè andatura barcollante.
Le più comuni:
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antiparassitari per cani usati per errore sul gatto
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prodotti per la pulizia
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piante tossiche
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farmaci umani (soprattutto antidepressivi, antistaminici, antidolorifici)
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topicidi
Segnali associati:
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pupille dilatate
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tremori
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salivazione eccessiva
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confusione
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agitazione o apatia improvvisa
È sempre un’emergenza.
4. Ipoglicemia (tipica nei gattini o nei gatti debilitati)
Glicemia bassa = il cervello non ha carburante.
Segnali molto chiari:
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barcolla
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si accascia
-
tremori
-
fame intensa o rifiuto del cibo
-
sguardo perso
È una delle poche condizioni in cui dare qualcosa di zuccherino può aiutare temporaneamente, ma serve sempre un controllo.
5. Traumi cranici o colpi forti
Una caduta, un salto fallito, uno scontro violento con un altro gatto possono causare:
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microtraumi
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contusioni
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infiammazioni cerebrali
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emorragie interne
Il gatto spesso tenta di “fingere normalità”, ma l’equilibrio non mente.
Segnali extra:
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difficoltà a focalizzare
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andatura lenta
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irritabilità
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rifiuto del salto
Se il gatto si è nascosto subito dopo l’incidente, è quasi sempre un cattivo segno.
6. Problemi neurologici veri e propri (più rari)
Non frequenti, ma possibili:
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tumori cerebrali
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meningoencefaliti
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malattie degenerative
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lesioni del midollo spinale
Qui il barcollare è solo uno dei vari sintomi.
Di solito compaiono anche:
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deficit visivi
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movimenti lenti
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convulsioni
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difficoltà a posizionare le zampe (“propriocezione assente”)
7. Anemia grave o problemi cardiaci
Se il gatto ha poca ossigenazione, il cervello non funziona bene.
Il risultato?
instabilità, debolezza, barcollamento.
Segnali correlati:
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mucose pallide
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respiro accelerato
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battito irregolare
-
stanchezza estrema
Una condizione seria.
8. Effetti post-anestesia o post-farmaci
Dopo interventi o visite con sedazione, il gatto può:
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camminare male
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cadere di lato
-
sbagliare le distanze
È normale per qualche ora.
Se dura più di 6–12 ore → da controllare.
Quando preoccuparsi davvero: i segnali “da gattara”
Preoccupazione immediata se vedi:
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occhi che si muovono da soli
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testa storta persistente
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incapace di salire su divano o poltrona
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cade quando scuote la testa
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vomita e barcolla insieme
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sembra disorientato
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non riconosce gli spazi
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si nasconde improvvisamente
Un gatto che perde equilibrio sta dicendo:
“qualcosa non va a livello neurologico o interno”.
Cosa fare nell’immediato (pronto intervento felino)
1. Metti il gatto in sicurezza
Niente spazi alti, balconi, scale.
Una stanza tranquilla.
2. Osservalo 10–15 minuti senza intervenire troppo
Serve capire se peggiora o migliora.
3. Controlla le pupille
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una grande e una piccola = neurologico serio
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entrambe dilatate = possibile tossico / paura / trauma
4. Controlla l’orecchio interno per odore
Se puzza → sospetta otite profonda.
5. Se cade di lato, testa storta, nistagmo → VA PORTATO SUBITO
Cosa NON fare mai
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non scuoterlo per “vedere se reagisce”
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non dargli sedativi umani
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non aspettare giorni sperando che passi
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non somministrare antiparassitari “casuali”
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non metterlo a dormire da solo in una stanza alta
Il gatto barcollante può farsi male facilmente.
Conclusioni
Un gatto che barcolla non lo fa mai per caso.
È un segnale preciso:
qualcosa, nel suo sistema neurologico o nell’orecchio interno, sta funzionando male.
Le cause possono essere:
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otiti profonde
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sindrome vestibolare
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intossicazioni
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traumi
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ipoglicemia
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problemi metabolici
-
neurologia pura
Non devi diventare un neurologo felino, ma devi saper riconoscere la differenza tra “qualcosa di passeggero” e “qualcosa di serio”.
E ricorda la regola d’oro della gattara:
se un gatto perde equilibrio, non si aspetta. Si agisce.









