I gatti sembrano creature invincibili: si infilano ovunque, dormono sui davanzali gelati, si accoccolano vicino ai termosifoni come se fossero lucertole mediterranee, e passano dall’essere dei piumini ambulanti a dei tappeti abbandonati in mezzo al pavimento. Ma, dietro questa apparente indifferenza, i gatti soffrono eccome il freddo e il caldo — solo che lo mostrano in modi molto più discreti (e felini) dei nostri.

Capire quando un gatto ha troppo caldo o troppo freddo non è un dettaglio: fa la differenza tra il suo benessere e lo stress fisiologico. E nel caso del caldo, può anche evitare problemi seri come il colpo di calore.

Iniziamo da un punto fondamentale: il gatto non è un termometro.
O meglio: lo è, ma va interpretato. E qui arrivo io.

La temperatura ideale per un gatto

Il range perfetto in casa, per la maggior parte dei gatti, è:

  • 18–24°C → zona di comfort

  • sotto i 15°C → iniziano a soffrire

  • sopra i 28–29°C → possono andare in difficoltà

  • sopra i 32–33°C → rischio serio (soprattutto se umidità alta)

Ma attenzione: razze, età e condizioni fisiche cambiano TUTTO.

Come capire se il gatto ha freddo

Il gatto non tremola come un umano infreddolito. O meglio: a volte trema, ma è uno degli ultimi segnali.

Vediamo TUTTI gli indizi, anche quelli più sottili.

1. Il corpo “a ciambella” (forma compatta)

Il gatto si chiude su sé stesso:

  • coda attorno al muso

  • zampe ripiegate

  • corpo raccolto come un nido

È una posizione di conservazione del calore.
Se lo fa sempre, c’è freddo.

2. Cerca il calore come un ossesso

Alcuni esempi chiarissimi:

  • si piazza sul termosifone

  • dorme sopra la caldaia

  • si infila tra le coperte

  • ti si appiccica addosso come una stufa pelosa

Uno dei segnali più sottovalutati è quando inizia a dormire in zone alte, tipo armadi o mensole: l’aria più calda sale.

3. Orecchie e zampe fredde

Fai una prova delicata:
toccalo leggermente (quando è sveglio, non svegliarlo apposta!).

Se orecchie e cuscinetti sono molto freddi, non è ideale.

4. Attività ridotta

I gatti infreddoliti:

  • dormono molto più del solito

  • si muovono meno

  • diventano più rigidi nei movimenti

  • possono sembrare “musoni”

Non è pigrizia: è risparmio energetico.

5. Pelo più gonfio del normale

Il pelo si solleva leggermente per trattenere aria calda: è una tecnica biologica che hanno anche uccelli e altri mammiferi.

Se sembra un piccolo riccio:
il gatto sta cercando calore.

Razze più sensibili al freddo

  • Sphynx e altre razze nude → freddo anche a 20°C

  • Devon Rex, Cornish Rex → pelo corto e poco isolante

  • Gatti anziani → metabolismo più lento

  • Gatti magri → poco strato adiposo

  • Gatti malati → poca capacità termoregolatoria

Un persiano o un norvegese, invece, hanno cappotti naturali da far invidia a una pecora.

Cosa fare se il gatto ha freddo

Metodi semplici ma efficaci:

  • metti in casa una copertina in pile

  • crea una cuccia rialzata, lontano da spifferi

  • usa un tappetino termico a bassa temperatura

  • evita che dorma su pavimenti gelidi

  • non esagerare con il riscaldamento diretto: possono disidratarsi

Come capire se il gatto ha caldo

Il caldo è MENO tollerato del freddo.
Soprattutto in estate o in mansarde calde.

E qui i segnali sono più evidenti.

1. Respira a bocca aperta

Un gatto non respira a bocca aperta.
Punto.

Se lo fa → è troppo caldo
(se lo fa spesso → è emergenza)

2. Lingua fuori o ansimare

È un tentativo disperato di termoregolarsi.
Esattamente come i cani, ma nei gatti è decisamente anormale.

3. Cerca pavimenti freddi

Bagno, piastrelle, doccia, mattonelle d’ingresso.

Se diventa il suo posto preferito dell’estate → caldo.

4. Orecchie roventi

Le orecchie diventano caldissime perché sono ricchissime di vasi sanguigni: il gatto le usa come radiatori.

5. Gatto “sfondato” per terra

La classica posa:

  • appiattito

  • zampe distese

  • corpo abbandonato

  • testa sul pavimento

Serve a disperdere calore.

6. Beve più del solito

Cambiare le abitudini con l’acqua è sempre un segnale.

7. Riduzione dell’appetito

In estate è normalissimo: il metabolismo rallenta, mangiano meno per non generare calore interno.

Razze più sensibili al caldo

  • Persiani e brachicefali → respirazione già “limitata”

  • Maine Coon e gatti a pelo lungo → isolamento termico forte

  • Gatti obesi → trattenendo più calore

  • Gatti con patologie cardiache o respiratorie

Il colpo di calore nel gatto: riconoscerlo subito

Segnali d’allarme seri:

  • respiro molto veloce

  • salivazione eccessiva

  • lingua blu o rossa

  • debolezza

  • tremori

  • confusione

  • vomito

  • crolli a terra

È un’emergenza veterinaria.

Cosa fare se il gatto ha caldo

Soluzioni pratiche e sicure:

  • lascia acqua fresca in più punti

  • usa tappetini rinfrescanti

  • tieni le stanze ombreggiate

  • evita giochi intensi nelle ore calde

  • spazzola regolarmente i gatti a pelo lungo

  • se lo tollera, inumidisci leggermente zampe e collo

Ventilatori ok, ma mai puntati direttamente sul gatto: gli danno fastidio.

Freddo o caldo? Tutti i segnali a confronto

Ecco una lettura rapida:

Comportamento Freddo Caldo
Dorme acciambellato ✔️
Dorme sbracato per terra ✔️
Cerca termosifone ✔️
Cerca piastrelle fredde ✔️
Orecchie fredde ✔️
Orecchie molto calde ✔️
Respira a bocca aperta ✔️ (grave)
Pelo gonfio ✔️
Irritabilità ✔️/❌ ✔️/❌
Beve molto ✔️

Conclusione

I gatti non parlano, ma il loro corpo sì.
E quando si tratta di caldo e freddo, i segnali ci sono eccome: bisogna solo imparare a leggerli.

Un gatto che vive nella sua “zona di comfort termico”:

  • dorme meglio

  • mangia meglio

  • gioca di più

  • si ammala meno

  • è più sereno

E un gatto sereno = vita più felice per tutti (compresi noi umani).