Il gatto sbadiglia per noia o per fame? Per stanchezza o per difesa?
Domanda tutt’altro che banale. Sbadigliare è un gesto che accomuna molte specie: esseri umani, uccelli, rettili e gran parte dei mammiferi — compresi, ovviamente, i gatti.

È stato stimato che un gatto possa sbadigliare oltre centomila volte nel corso della vita.
E anche se per noi lo sbadiglio è spesso sinonimo di noia o sonno, nel caso dei mici la spiegazione è più complessa.
Capire perché un gatto sbadiglia significa addentrarsi nel suo mondo comportamentale — e scoprire che, dietro a quell’espressione buffa, c’è molto di più.

🧠 Le principali teorie sullo sbadiglio felino

Gli esperti hanno individuato tre possibili interpretazioni, a seconda dell’approccio scientifico.

1. L’ipotesi evoluzionista
Secondo questa visione, lo sbadiglio del gatto è un comportamento ancestrale legato all’istinto di mostrare i denti e affermare il proprio dominio sul territorio.
Un gesto di comunicazione non verbale: “Guarda che sono forte, ma tranquillo”.
In più, lo sbadiglio aiuta a scaricare energia accumulata, riportando l’animale a uno stato di rilassamento.

2. L’ipotesi fisiologica (veterinaria)
Per i veterinari, lo sbadiglio ha una funzione biologica: avviene quando il livello di ossigeno nel sangue si abbassa.
Il gatto, quindi, fa un respiro profondo per stimolare il cuore, la circolazione e il cervello, proprio come accade a noi.
Un modo naturale per “riaccendere i motori”.

3. L’ipotesi comportamentale
Secondo gli etologi, il gatto sbadiglia quando è diviso tra due impulsi opposti: dormire o restare sveglio.
In pratica, lo sbadiglio diventerebbe una “valvola di sfogo” dello stress, utile per ritrovare equilibrio.
C’è però un dettaglio interessante: i gatti sbadigliano molto al mattino, ma raramente la sera — anche quando sono stanchi.
Un comportamento che suggerisce che non si tratta solo di sonno o rilassamento.

🐾 Lo sbadiglio come tattica

Chi vive con un gatto lo sa: spesso sbadiglia anche in situazioni tutt’altro che rilassate.
Ad esempio, quando è vicino alla ciotola ma c’è un altro gatto (o un cane) nei paraggi.
In questi casi, il suo sbadiglio è un piccolo trucco di comunicazione: finge disinteresse per evitare lo scontro.
È come se dicesse: “Io? No no, non mi interessa mica quel boccone…” — salvo poi afferrarlo appena l’altro si distrae.

Lo stesso accade quando viene colto in fallo.
Se il tuo micio sa di aver combinato qualcosa (un vaso rotto, un graffio di troppo sul divano), potresti vederlo distogliere lo sguardo e… sbadigliare.
Un modo per disinnescare la tensione, come se volesse dire: “Fingi di niente, va”.
Un piccolo genio della diplomazia felina.

😻 In sintesi

Lo sbadiglio del gatto è un gesto dalle mille sfumature:

  • può indicare rilassamento o sonnolenza;

  • può servire a scaricare stress o riequilibrare la respirazione;

  • oppure può essere un segnale sociale, un modo per evitare conflitti o stemperare una situazione di tensione.

In ogni caso, è un segno che il tuo micio sta gestendo le proprie emozioni nel modo più naturale e felino possibile.

💡 Il consiglio di Genny

“Quando il gatto sbadiglia, non sempre è annoiato.
A volte è solo un modo elegante per dirti: ‘Tranquillo, ho la situazione sotto controllo.’”