Vedere il proprio gatto vomitare può essere spaventoso, ma nella maggior parte dei casi non si tratta di una vera emergenza. Tuttavia, il vomito nel gatto non va mai ignorato: può essere un sintomo passeggero oppure il segnale di un problema più serio. Capire che tipo di vomito ha il gatto e in quali circostanze accade è fondamentale per riferire informazioni utili al veterinario.

Le diverse tipologie di vomito nel gatto

Il vomito non è sempre uguale. Colore, consistenza e frequenza aiutano a capire la possibile causa. Ecco le forme più comuni.

Gatto che vomita liquido giallo o con cibo non digerito

Se il gatto vomita subito dopo aver mangiato, spesso la causa è un’ingestione troppo rapida. Il micio potrebbe mangiare in fretta perché arriva molto affamato all’ora del pasto, compete con altri gatti per il cibo o mangia da una ciotola condivisa. In questi casi, è sufficiente suddividere i pasti in porzioni più piccole e far mangiare i gatti separati, in ambienti tranquilli. Può essere utile anche una ciotola anti-ingozzamento, con rilievi interni che rallentano la velocità di assunzione.

Gatto che vomita schiuma bianca

Quando il gatto vomita una sostanza biancastra e spumosa, spesso si tratta di saliva e succhi gastrici prodotti a stomaco vuoto. In altri casi, il responsabile può essere un accumulo di peli nello stomaco: i famosi boli di pelo (hairballs). In tal caso, somministrare paste al malto o crocchette anti-hairball aiuta a prevenirli.

Gatto che vomita giallo (bile)

Il vomito giallo indica la presenza di bile, segno che lo stomaco è rimasto vuoto per troppo tempo o che ci sono problemi digestivi o biliosi. Anche un cambio improvviso di alimentazione può stimolare la secrezione biliare. Meglio passare da un cibo all’altro in modo graduale, mescolando i due alimenti per qualche giorno.

Gatto che vomita marrone o con tracce scure

Quando il vomito è marrone scuro o simile a fondi di caffè, può trattarsi di sangue digerito. È una situazione che richiede visita veterinaria immediata, perché potrebbe essere segno di gastrite, ulcera, ingestione di sostanze tossiche o perfino un problema renale.

Quando preoccuparsi per il vomito del gatto

Non ogni episodio di vomito richiede allarme, ma ci sono casi in cui bisogna agire subito. Porta il gatto dal veterinario se vomita più volte al giorno per più giorni consecutivi, non mangia e vomita comunque, ci sono tracce di sangue, presenta dolore addominale, letargia o disidratazione, oppure il vomito è accompagnato da diarrea o apatia. In queste situazioni, il vomito non è un semplice disturbo ma un sintomo clinico. Potrebbe indicare insufficienza renale, epatica o pancreatica, oppure la presenza di un corpo estraneo.

Come aiutare un gatto che vomita

Idratazione: assicurati che il gatto beva spesso, meglio se con acqua fresca o una fontanella.
Dieta leggera: offri piccole porzioni di cibo facilmente digeribile, come pollo bollito, riso bianco o crocchette veterinarie specifiche.
Osservazione: annota orari, colore e consistenza del vomito, saranno informazioni preziose per il veterinario.
Non somministrare farmaci umani al gatto: molti sono tossici per i felini.

Come prevenire il vomito nel gatto

Spazzola regolarmente il micio per ridurre l’ingestione di peli.
Evita cambi alimentari improvvisi.
Dividi il cibo in più pasti giornalieri.
Mantieni un ambiente tranquillo durante i pasti, senza stress o rumori forti.
Scegli alimenti di qualità, bilanciati e adatti all’età e al peso del gatto.

Conclusione

Il vomito occasionale non è sempre un segnale d’allarme, ma quando diventa frequente o anomalo va sempre indagato. Osserva il tuo gatto, descrivi accuratamente i sintomi e consulta il veterinario: solo così potrai capire la causa reale e agire in tempo. Prevenire è facile: alimentazione corretta, ritmi regolari e attenzione ai dettagli sono i migliori alleati per mantenere il tuo gatto in salute.